Assassin's Creed Odyssey (#1)

Dopo essermi tolta i sensi di colpa per non aver giocato a qualcosa comprato e abbandonato in attesa da anni, sono passata a AC Odyssey comprato lo scorso novembre (quindi fra gli ultimi acquisti), perché non potevo più resistere.

Sono contenta che finalmente si possa scegliere il protagonista, uomo oppure donna. Ci sono state solo due assassine protagoniste, ma di spin-off, era ora che ci fosse una donna come personaggio principale, infatti per quanto anche Alexios mi ispirasse, ho scelto senza alcun dubbio Kassandra. Una giovane donna di Sparta, infatti è una combattente robusta, una donna tutta d'un pezzo che non le manda a dire. Sono state inserite delle mosse di combattimento interessanti, tipo il calcio potente che spedisce l'avversario a diversi metri di distanza (visto nel famoso film 300), la "carica del toro" che travolge l'avversario, e un'altra che aiuta a scrollarsi di dosso più avversari in un solo colpo.
Il gioco inizia infatti con Leonida di Sparta, un po' come tutorial.
Ho visto cose fantastiche nel mio viaggio fino ad ora... e non mi sono ancora spinta troppo lontana dall'isola di Cefalonia dove tutto ha inizio.
Sono contenta che la componente marittima sia di nuovo importante come lo era ai tempi di Black Flag (e pure di più), ci sono di nuovo squali, balene, capodogli, e ora anche delfini, mante, banchi di pesci quasi ovunque, fondali marini più ricchi di fauna e anche di relitti.
Kassandra è sicuramente una tipa tosta, non si fa mettere in piedi in testa da nessuno. In questo gioco le scelte che si fanno possono influenzare il corso di alcuni eventi, infatti una mia scelta "sbagliata" ha già fatto danno, ma anche se è finzione, è brutto prendere certe decisioni... comunque, non lo so quanto ci metterò a finire questo AC che ha la mappa più grande di tutti gli AC usciti fino ad ora, so solo che adoro un casino esplorare e perdermi per paesaggi, scoprire cose... un mese non basterà.

Il primo viaggio con la Adrestia

Life is Strange (#3)

Sono riuscita a terminarlo la seconda volta, e anche a platinarlo, ma era piuttosto facile, tranne che per alcune foto che non capivo bene cosa dovessi fare, in quel caso ho cercato indizi su internet, solo per indirizzarmi bene, poi concludevo da sola...E' stata un'esperienza che andava fatta, questa volta ho scelto il secondo finale, e... per quanto era quello più giusto, non è stato per niente facile, ha un forte impatto emotivo. Comunque non mi dilungo oltre qui, da qualche giorno sono passata a un nuovo videogioco, il terzo del 2021, almeno con questi sono ripartita alla grande, con la lettura uno schifo totale.

Life is Strange (#2)

Ho giocato un capitolo al giorno, in cinque giorni ho terminato il videogioco... la storia è pesante, triste, ma anche bella, ben costruita. Credo non sia facile allestire una storia che si dirama in vari bivi per ogni scelta che si fa... questa cosa l'ho vista in The Witcher III, una storia lunga con tante missioni secondarie che potevano anche esse far cambiare qualche cosa, come il destino di un personaggio.
Life is Strange è ambientato in una cittadina americana di nome Arcadia Bay, Maxine frequenta un'accademia di belle arti, la Blackwell, e lì si trova invischiata in cose più grandi di lei, ma scopre di avere un potere insolito, quello di comandare il tempo, può tornare indietro per un breve periodo, provocare loop continui per risolvere situazioni, modificare conversazioni, ottenere quello di cui ha bisogno... e lo fa per salvare la sua migliore amica ritrovata, Chloe, ma anche per risolvere il mistero di una studentessa scomparsa dopo essere stata nel Vortex club, in cui si troverà invischiata anche una compagna di accademia di Maxine, ovvero Kate, a cui la vita viene resa un'inferno.
Non è una storia leggera come dicevo... qui si tratta di rapimenti, droghe, omicidi, stalker, e bullismo; un tema molto attuale...
Purtroppo però il potere di cambiare gli eventi, anche se a fin di bene, finiscono per far combinare a Maxine disastri nel tempo, si nomina la "teoria del caos" nel corso della storia. Spesso a Maxine si faranno fare delle scelte anche egoistiche, e di rivalsa contro compagni di accademia fastidiosi, odiosi, e in questo caso sono Nathan e Victoria, due studenti che hanno famiglie ricche, di conseguenza trattano gli altri con cattiveria e aria di sufficienza.
Il platino è alquanto semplice per questo videogioco, si tratta solo di trovare degli elementi da fotografare già suggeriti nel diario di Maxine, niente di complicato, ma devo stare attenta e guardarmi bene intorno per poter trovare i soggetti per i trofei. E poi voglio rigiocarlo da capo ancora una volta per poter fare scelte diverse, e vedere che cosa potrà accadere, ora che conosco tutta la storia...
Dunque, al prossimo post su Life is Strange.

Life is Strange

 Questo titolo era parecchio famoso quando è uscito. Io l'ho comprato nel 2017, un paio di anni dopo, lo provai un'oretta per il controllo disco, e poi lasciato lì fino a data da destinarsi, arrivata un po' tardi, ma finalmente all'alba del 2021 l'ho iniziato.
Cosa c'è da dire...? Innanzitutto, che non è un videogioco leggero, le scelte influenzano il corso della storia, Maxine, la protagonista, è in grado di riavvolgere il tempo per correggere sbagli, evitare guai, o salvare anche delle vite. Ma ogni scelta ha il suo peso, le sue conseguenze su personaggi ed eventi. Gli episodi sono cinque, e oggi ho terminato il terzo, a dir poco lascia di sasso, sconvolge, e anche se sai che sono personaggi fittizi, non puoi non provare empatia, non puoi non dispiacerti se accade qualche cosa di brutto a qualcuno. Non sono riuscita a impedire una brutta cosa ad esempio, e dispiace, perché ripensi alle scelte fatte.
Maxine ha ritrovato la sua migliore amica dopo cinque anni, dopo un tragico evento. Chloe, una ragazza coi capelli blu, stile punk, e che cova dolore, rabbia e tristezza da molto tempo.
Questo è un videogioco fa riflettere molto. Cosa succederebbe se potessimo modificare il corso degli eventi? Evitare casini, aggiustare errori, salvare qualcuno? Nel terzo episodio ci sono state delle conseguenze davvero enormi. Non vedo l'ora di proseguire, ma l'ora è tarda, per oggi può riposare la mia PS4. Va bene che sono tornata a giocare alla play, ma non devo esagerare con le ore filate di gioco, o stresso quella povera console.
Life is Strange è un titolo che sono davvero felice di aver comprato, è coinvolgente, non vedi l'ora di risolvere i misteri, di capire che destino avranno Maxine e Chloe, se riusciranno a risolvere i misteri che girano attorno alla scomparsa di una ragazza...
Riavvolgere il tempo a volte è inebriante, a volte però capisci che possono essere atti egoistici. Ma è un videogioco no? In questo caso è lecito osare...

Journey

Ho deciso giorni fa che avrei ripreso a giocare alla PlayStation, ieri ho ottenuto un angolino per piazzare tv e PS4, ho provato a proseguire Bladestorm Nightmare interrotto a luglio (non ho potuto giocare alla PS per più di cinque mesi), però ho mollato dopo poco, mi ha annoiata, ho provato a proseguirlo per poterne vedere la fine... ma rimarrà in attesa che lo riprendo in futuro, forse.

Ho optato così, su consiglio di una amica, di riprendere Journey, un videogioco che è più un'esperienza visiva, gameplay praticamente assente, solo un tasto per far saltare e volare il personaggio, e uno per fargli ottenere il potere per farlo e per attivare portali.
Se si cerca un videogioco per rilassarsi senza diventare matti, e con una musica bellissima che accompagna nel viaggio, Journey è perfetto. Lo desideravo da anni, era già su PS3... ma l'ho preso soltanto la scorsa primavera per la 4, e per fortuna, così ho potuto fare un po' di screenshots.
La grafica è bellissima, paesaggi desertici sulla quale riflette il sole che fa brillare la sabbia, effetti luce che sono una gioia per gli occhi, luoghi strani, creature fatte di stoffa, grazie alla quale può attingerne il potere per volare.
Ci sono anche luoghi bui, anche lì la sabbia rifletteva una luce blu e brillava, bellissimo...
Lo scopo è attraversare svariati luoghi desertici, palazzi magnifici, e trovare lo scopo del proprio viaggio, raggiungendo un monte innevato.
Gli ultimi minuti sono stati da sogno, per raggiungere la vetta... la parte più "difficile" è stata attraversare lande innevate ed evitare creature di metallo pericolosissime. Quando me ne è apparsa una per la prima volta mi sono presa un colpo, non te lo aspetti, dato che fino a quel momento si è giocato in totale pace ascoltando la musica di sottofondo...
Come ritorno al gaming, ed inizio del nuovo anno, direi che è stato perfetto. Le uniche cose che desidero per me stessa, è leggere e tornare a giocare alla PS come un tempo.





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